Hygrophorus marzuolus (Fries) Bresadola 1893

 

Questo fungo volgarmente denominato "marzuolo o dormiente", è un commestibile molto ricercato per il suo sapore gradevole. Generalmente è il primo fungo che fa la sua comparsa dopo il periodo di stasi invernale. Cresce in gruppi assai numerosi sotto fogliame o aghi di conifera, di preferenza nei boschi misti alla fine dell'inverno appena dopo il disgelo. Può trovarsi già da fine febbraio sui monti e fino a maggio a quote più alte.

Pileo: di massimo 10-15 cm di diametro, è di colore bianco da giovane, poi grigio-nerastro nella forma matura. 

Imenio: a lamelle di colore bianco ghiaccio, decorrenti, intercalate da lamellule, con sfumature grigio cenere.

Stipite: dimensioni circa 6 × 3 cm, di forma cilindrica si presenta bianco con riflessi grigiastri.

Carne: fibrosa, compatta, di colore bianco. Odore nullo-tenue e sapore molto delicato.

Habitat: specie invernale primaverile, con crescita semiipogea, nelle abetaie (abete bianco, abete rosso) o in boschi misti abetaie-faggete. Spesso cresce tra la fine dell'inverno (fine marzo) e la primavera inoltrata (metà maggio).

Note: E' un fungo ubiquitario e la sua area di distribuzione copre essenzialmente l'europa centro meridionale. Il suo nome volgare così come messo in evidenza da Micheli è dovuto alla sua epoca di comparsa che generalmente avviene nel mese di marzo. Infatti il botanico fiorentino, che fu il primo a parlare di questo fungo, lo ritrovò nel mese di marzo a Vallombrosa sotto la neve. Bresadola designò questo fungo con il nome di "dormiente", per il fatto di averlo trovato perfettamente sviluppato sotto gli aculei degli abeti.  Le persone che lo raccolgono, per trovalo, usano un bastoncino con il quale cercano il fungo rimuovendone la copertura di aghi. Fries, che prese spunto dalla descrizione di Micheli, integrandone la diagnosi, lo inserì nel sottogenere Clitocybe con il nome di "Agaricus marzuolus" 

Andrea Brunori - Paolo Avetrani

H. marzuolus lavati

Spore e Basidi